La ricerca, realizzata dalla Fondazione Bruno Visentini e dal CERADI della LUISS Guido Carli, con il contributo dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana e di Equitalia, si è posta il duplice obbiettivo di verificare se il sistema di riscossione italiano possa considerarsi allineato con quelli dei principali Paesi europei e di analizzare eventuali istituti presenti in questi che potrebbero essere mutuati nell’ordinamento italiano.
Emerge, con evidenza, una differenza di impostazione tra il sistema italiano di riscossione e quelli oggetto di analisi (Germania, Spagna, Francia e Regno Unito): il nostro sistema, di tipo “duale”, vede coinvolto, oltre all’Amministrazione Finanziaria, un altro soggetto (Equitalia) terzo rispetto alla prima, mentre i sistemi degli altri Paesi europei si fondano sull’esercizio “diretto” dell’attività di riscossione da parte della stessa Amministrazione Finanziaria. Ciò pone una serie di conseguenze che sono state analiticamente analizzate.
La ricerca, dopo aver compreso lo stato dell’arte, al fine di formulare alcune proposte di implementazione del sistema italiano, si articola in approfondimenti su specifiche tematiche.
Essa è, infine, completata da una serie di tabelle sinottiche e dalle risposte ai questionari somministrati ai corrispondenti esteri.
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