La Fondazione Bruno Visentini è Organismo con veste autonoma e può definirsi unico nel suo genere in Italia per i soggetti compositi che vi cooperano: la Confindustria, un gruppo di Associazioni industriali, Fondazioni bancarie, Banche, Imprese, Società e la LUISS Guido Carli (attraverso il Ceradi-Centro di ricerca per il diritto d’impresa).
La Fondazione svolge attività di ricerca in campo prevalentemente giuridico ed economico, attraverso:
- “Ricerca di sistema”, che si sviluppa al di fuori di istanze specifiche per percorrere strade nuove: il solo modo in cui può poi tradursi in ricerca applicata, attraverso cioè la sperimentazione di un percorso che da laboratorio di idee si fa promotore di soluzioni pratiche, ciò che di per sé oggi in Italia costituisce un valore. È realizzata attraverso tre Osservatori generali permanenti: economico, giuridico, storico-politico e una serie di Osservatori tematici su temi specifici d’indagine.
- “Ricerca applicata”, che è mirata invece su istanze e bisogni riscontrati dal mercato, in risposta a specifiche manifestazioni di interesse o sulla base di incarichi da istituzioni, organizzazioni, associazioni di categoria e imprese. È realizzata attraverso Laboratori che operano “per progetti”, con prospettiva di sviluppo pluriennale e carattere interdisciplinare.
Completano l’attività scientifica i Seminari del Comitato Scientifico della Fondazione, che hanno soprattutto finalità di presentazione e discussione dei risultati delle ricerche e i cui interventi sono raccolti in una specifica collana. Sempre realizzata nell’ambito di una specifica collana editoriale è prevista la pubblicazione integrale di parte delle ricerche promosse.
Il progetto culturale che ha portato all’intitolazione della Fondazione alla figura di Bruno Visentini – nel novembre 2011, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – posizionandola come soggetto originale in campo giuridico economico in una dimensione europea (ciò che è stato il riferimento costante di tutta l’opera di Bruno Visentini), ha le radici nel modello di impegno civile, culturale e politico nel cui segno si è svolta tutta la Sua vita. Giurista di grande modernità e di esperienza internazionale e uomo politico di assoluto rigore morale e dedizione professionale, che ha dato un contributo straordinario alla realtà economica italiana, con un’azione incisiva soprattutto in materia fiscale. Ma anche uomo che ha svolto un’importante azione culturale dedicandosi al lavoro scientifico nel campo del diritto, specie societario, coltivando una spiccata passione per la cultura storica e letteraria.
L’attività di ricerca della Fondazione si propone, in particolare, di analizzare in chiave interdisciplinare i fenomeni economici e sociali in atto nel mercato, attraverso una valutazione di impatto dei costi ed in funzione della riconduzione “a sistema” delle norme destinate a governarli. In questa prospettiva, l’intento è che ciascun progetto venga sintetizzato in un’ipotesi normativa, con l’ambizione di poter incidere sulla politica stessa. Per porre cioè la Fondazione come interlocutrice delle istituzioni, del sistema di imprese e delle professioni, nonché del Terzo Settore, attraverso prestazioni altamente qualificate mirate sui loro specifici bisogni.
Una delle chiavi del progresso è nella “ricerca di sistema”. Poiché essa, indagando a 360 gradi – al di fuori cioè di bisogni e istanze specifici – è strutturata proprio per formulare i quesiti e le ipotesi più validi ed è la via principale per percorrere strade nuove. Ciò che i ricercatori della Fondazione fanno, con impegno assiduo, lavorando costantemente in rete, per produrre risposte alle domande e alle ipotesi formulate. Il che in Italia costituisce già di per sé un valore: laddove la “ricerca di base” in questo solo modo può diventare “ricerca applicata”: attraverso cioè la sperimentazione di un percorso che da “laboratorio di idee” si faccia promotore di soluzioni, tanto per le imprese profit che per quelle non profit.
AREE DISTINTIVE DI INDAGINE
Le principali aree distintive di indagine, di interesse generale, in cui è oggi impegnata prioritariamente la Fondazione sono: Società, impresa e reti, fisco e impresa, sviluppo imprenditoriale e marketing territoriale, crescita sociale e sviluppo sostenibile, mercato del lavoro e relazioni industriali, banche e mercati finanziari, giustizia, sistematicamente affrontate in un’ottica europea e internazionale, che tutte esse attraversa.
In ciascuna di queste linee di ricerca la Fondazione intende offrire il proprio contributo anche per quanto riguarda lo studio della responsabilità delle imprese e degli enti, con lo scopo non solo di indagarne gli aspetti regolatori, ma soprattutto il possibile impatto sulla loro performance e il legame con la produttività complessiva del sistema-paese. Non solo un’impresa “più buona”, cioè, ma anche “più efficiente”.
Si tratta di percorsi di ricerca giuridica ed economica che rispondono ad una domanda di fondo: dopo la grande stagione del welfare e la breve parentesi del neo-liberismo, “bruciata” dalla crisi globale, dobbiamo elaborare un nuovo modello di riferimento? Ciò non con la pretesa di sostituirsi alla politica, ma per dare un contributo al dibattito che deve portare a ricostruire l’orizzonte di riferimento. Tutte risposte che la Fondazione intende contribuire a fornire coinvolgendo altri soggetti del mondo sia del non profit che for profit.
La sfida da affrontare è, in questo contesto, quella di connettere Università e centri di Ricerca, mondo della ricerca e mondo delle imprese, grandi imprese e PMI, profit e non profit. L’Italia ha, infatti, straordinarie potenzialità scientifiche che possono essere messe pienamente a frutto solo attraverso un grande progetto in cui le infrastrutture scientifiche si connettano, nel rispetto dei reciproci ruoli, alle imprese, per far crescere il nostro Sistema Paese in Europa e a livello internazionale.