Studio sull’economia della provincia di Brindisi (in collaborazione con Confindustria Brindisi)

- Coordinatori Proff. Marco Spallone, Alessandro Pandimiglio e Federico Pirro.

In questo studio sono stati delineati una serie di scenari futuri utili per orientare le scelte imprenditoriali nel breve e nel lungo periodo. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di un’azione sinergica di imprenditori e autorità locali per far fronte ad alcune carenze strutturali del territorio ed innescare un circolo virtuoso di crescita. questo studio ha raggiunto tre obiettivi di assoluta importanza per orientare le scelte di investimento degli imprenditori operanti sul territorio:

1. Individuazione del potenziale di mercato:

- Nel comparto industriale, per i settori tradizionali a basso contenuto tecnologico gli scenari futuri non sono positivi, a causa della concorrenza estera e della prospettiva di una drastica riduzione dell’indotto; per i settori ad alto contenuto tecnologico, le prospettive sono migliori, ma incerte e legate alla capacità di fare ricerca; per le costruzioni il potenziale risiede nelle necessità di adeguamento delle infrastrutture e l’auspicabile sviluppo del settore turistico con le sue rinnovate esigenze di ricettività;

- Il settore turistico ha un elevato potenziale che non viene espresso a causa della mancanza di una visione strategica d’insieme e dell’arretrata concezione del mercato da parte degli operatori presenti sul territorio, fatta eccezione per pochi esempi di successo nel comparto extra-lusso;

- Il settore agroalimentare ha un elevato potenziale che non viene espresso a causa dell’arretratezza della filiera, di carenze infrastrutturali gravi e della scarsa promozione del territorio.

2. Definizione di alcune linee guida per gli investimenti:

Industria, servizi, agroalimentare, sia nel breve che nel lungo periodo.

3. Disegno della Governance dei processi di crescita: Le amministrazioni devono contribuire a migliorare le infrastrutture materiali ed immateriali del territorio, ma devono anche guidare i processi innovativi in modo efficiente ed efficace. Da parte loro, gli imprenditori che si assumono gli oneri degli investimenti dovrebbero partecipare ai processi, pretendendo la formazione di organi di regia a partecipazione mista.