Lo studio ha affrontato in chiave teorica e pratica il problema del lavoro nel contesto socio-economico italiano, analizzando i modelli di riferimento delle politiche del lavoro, approfondendo le misure richieste dall’Unione Europea ed esaminando le novità introdotte dal Jobs Act.
Il lavoro è diviso in tre parti.
Una prima, di individuazione del contesto generale e teorie sul lavoro, analizza in primis i tassi di occupazione e di disoccupazione in Italia, insieme al welfare e agli ammortizzatori sociali. Si sofferma poi sulla “sopravvivenza delle imprese”, esaminando il loro grado di innovazione e l’adeguamento delle qualifiche dei lavoratori.
Una seconda parte, analizza le politiche europee e le richieste agli Stati membri, con un focus sull’Italia. I punti che vengono toccati sono i seguenti: la sovranità monetaria della BCE e la politica fiscale degli Stati Membri; il”semestre europeo” e il raggiungimento degli obiettivi della strategia “Europa 2020”; il patto di stabilità e crescita, il semestre europeo 2015 e il piano Junker; il semestre italiano di presidenza del Consiglio UE; le priorità dell’Italia e le riforme del governo Renzi; la situazione Greca.
La terza e ultima parte compie una ricognizione completa del Jobs Act.
Con i contributi di un primo “focus group” di approfondimento (tenutosi a luglio 2015), si è integrata la prima parte del lavoro. In un seminario conclusivo (ad ottobre 2015) sono stati presentati i risultati conclusivi finali.