Il Divario generazionale e il reddito di opportunità

Nel Rapporto Il Divario generazionale tra conflitti e solidarietà, pubblicato nel marzo del 2017, è stata per la prima volta denunciata la gravità del divario generazionale che colpisce e potenzialmente potrebbe colpire oltre 12 milioni di persone, tanti sono attualmente i cittadini italiani tra i 15 e i 34 anni (generazione Zero e Millennial). Tra questi poco meno di un quarto (oltre 3 milioni di giovani) sono in condizioni di inoccupazione, volontaria o meno, i cosiddetti NEET. Il fenomeno dei NEET è tuttavia uno solo degli effetti delle cause che hanno prodotto e producono il persistente divario generazionale. Cause che sono state messe in rilievo dall’Indice del Divario Generazionale calcolato ogni anno a partire dal 2004. Un indice che misura tempo e sforzi che i giovani dovranno affrontare per raggiungere una vita autonoma. Sono state dunque tracciate le prime linee guida di un vero e proprio nuovo piano Marshall per i giovani italiani, proponendo una legge quadro che potesse mettere a sistema tutte le misure generazionali presenti nel nostro ordinamento e quelle da introdurre.

 

Il Rapporto 2018 Il Divario generazionale. Un patto per l’occupazione dei giovani, pubblicato nel dicembre 2018, si è concentrato sulle prospettive dei giovani legate alle nuove professioni, tra mansioni e competenze, tracciando un atlante delle misure varate in Italia e buone pratiche rilevate in altri paesi europei ed extraeuropei e ponendo le basi per l’introduzione in Italia di uno strumento unificato di sostegno allo sviluppo dei giovani durante un ampio spettro della loro vita, cioè dai 16 anni ai 34. Strumento che nel rapporto è stato definito “Una mano per contare”, ma che la stampa ha immediatamente rinominato il “reddito di opportunità”. Lo strumento prevederà benefit fiscali, sgravi contributivi per perfezionare le proprie esperienze di integrazione tra i percorsi di scuola e lavoro, sostegno alla ricerca in seno alle imprese, l’orientamento, la formazione continua, l’attività imprenditoriale e l’autoimpiego, l’accesso alla prima abitazione e i servizi di supporto alle nuove famiglie.

 

Il Rapporto 2019 Il Divario Generazionale e il reddito di opportunità - presentato presso la sede Luiss di Viale Pola 12, giovedì 5 dicembre, in Aula Magna “Mario Arcelli” – oltre a mettere a confronto le misure generazionali della Legge di Bilancio 2018 con quelle varate nella successiva, traccia un primo percorso di rientro dell’Indice del Divario Generazionale ai livelli precrisi, stimando l’impatto in tal senso dell’introduzione del reddito di opportunità, o la ridefinizione del reddito di cittadinanza e della Garanzia Giovani.

Per la prima volta, inoltre, sarà presentato anche un indice territorializzato per macroregioni, al fine di mettere l’accento sull’emergente e ulteriore divario generazionale dei giovani del Sud. Una sorta di spread tra le opportunità offerte a un giovane del Nord rispetto a quelle offerta a un giovane del Mezzogiorno.

Sul tavolo anche la questione ambientale per la quale quantomeno i nostri giovani cominciano ad avere piena consapevolezza. Sarebbe assurdo immaginare come, dopo tanti sforzi, i nostri giovani trovino, finalmente oltrepassato il muro del divario generazionale, un paesaggio inospitale ad attenderli.

Pubblicazione del volume III Rapporto 2019

 

 

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