Le Zone Economiche Speciali

RICERCA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DI

AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRALE

E AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE

 

 

 

PREMESSA, IMPOSTAZIONE E OBIETTIVI DELLA RICERCA

Le Zone Economiche Speciali (di seguito anche solo “ZES”) sono generalmente definite come aree geografiche delimitate, situate entro i confini nazionali di uno Stato, all’interno delle quali vige un regime normativo differenziato e talvolta “privilegiato”, concernente le attività economiche e imprenditoriali, principalmente in materia di investimenti, tassazione, incentivi fiscali e finanziari. Le numerose e eterogenee esperienze europee e internazionali dimostrano che il “minimo comune denominatore” è la concezione delle ZES quale motore per la crescita o ripresa economica, sicché la loro istituzione è generalmente sostenuta da un contestuale piano di infrastrutture, sospinto da un pacchetto di misure fiscali attraenti per gli investitori e supportata da forme di “semplificazione amministrativa”. A fronte della recente introduzione anche nell’ordinamento italiano di una disciplina finalizzata all’istituzione delle ZES nelle regioni dell’Italia meridionale , il cui regime è stato parzialmente esteso anche alle restanti regioni italiane dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205, (legge di bilancio 2018, pubblicata in G.U. n. 302 del 29 dicembre 2017), il presente studio si propone di esaminare le problematiche, di natura teorico e pratica, connesse alla loro diffusione nel territorio italiano, anche esaminando le attuali proposte già avanzate da alcune regioni.

Abstract della Ricerca: abstract-ricerca-zone-economiche-speciali

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