Mercoledì 3 febbraio 2016, in una affollatissima sala riunioni del centro di Roma, dove sono convenuti i rappresentanti di oltre settanta Enti tra Fondazioni, Centri di ricerca, Università, Associazioni e altre Organizzazioni impegnate a vario titolo sul tema della crescita sostenibile e inclusiva, rispondendo all’invito di Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro, Presidente dell’Istat e padre del famoso BES (indicatore del benessere equo e sostenibile), si è tenuta la riunione per la costituzione dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
L’occasione è nata a valle degli impegni assunti anche dal nostro Paese con la firma, il 27 settembre scorso a New York, della nuova Agenda Globale 2030, che si basa sulla visione del mondo come “sistema integrato dove gli ambiti di intervento a sostegno della crescita non riguardano solo il capitale naturale, ma anche il capitale umano, il capitale sociale e il capitale economico. La stessa enciclica “Laudato si’” pone al centro di ogni intervento riformista il nesso tra la sostenibilità ambientale e la lotta all’esclusione sociale: “l’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme”.
Per quanto concerne l’Europa, gli impegni assunti dai Paesi dell’Unione condurranno presto ad una rivisitazione degli obiettivi di Europa 2020. Questa nuova agenda si articola in 17 obiettivi e 169 target specifici, che ruotano attorno, solo per citarne alcuni, alla lotta contro la povertà, al contrasto ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle disuguaglianze.
La verifica sul rispetto della tabella di marcia di ciascun Paese sarà effettuata annualmente dalle Nazioni Unite, ma i veri censori ci si aspetta siano l’opinione pubblica e gli operatori economici e sociali. Per questo motivo la riunione si è trasformata nella assemblea costituente di un’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
La missione dell’Alleanza è quella di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, mettendo in rete i soggetti che si occupano già di aspetti specifici ricompresi negli OSS (Obiettivi di sviluppo sostenibile), allo scopo di favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando a tal fine i modelli di produzione e di consumo; analizzare le implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda per lo sviluppo sostenibile; contribuire alla definizione di una strategia italiana per il conseguimento degli OSS (anche utilizzando strumenti analitici e previsivi che aiutino la definizione di politiche per lo sviluppo sostenibile) e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi dell’Italia verso gli OSS.
Tra i primi impegni dell’Alleanza, che ha designato proprio Enrico Giovannini come suo portavoce in attesa della designazione degli organi istituzionali, c’è quello di sollecitare il Governo affinché gli impegni assunti in sede internazionale siano recepiti nel DEF e nel PNR (Programma Nazionale di Riforma).
Tra i Soci fondatori dell’Alleanza, in prima linea anche la Fondazione Bruno Visentini, che ha annunciato di avere destinato i propri fondi per il 2016 alla ricerca sul divario generazionale e che nelle prossime settimane fornirà il suo contributo allo sviluppo di alcuni dei 17 OSS.
L’evento di lancio dell’iniziativa si terrà nella prima settimana di marzo alla Camera dei deputati , alla presenza della Presidente Boldrini.